Come documentato dall'organizzazioen internazionale Sea Shepherd le quote di pesca di krill assegnate sono troppo alte per cui anche rispettando la legge si sta togliendo cibo ai cuccioli di balena e pinguino che muoiono di fame.
Sono state citate le aziende Salugea, Naturvis NBF Lane, Weightworld che vendono integratori a base di krill. Salugea e Naturvis_store mi hanno risposto informandomi che sono attente alla sostenibilità ambientale in quanto il krill che utilizzano viene pescato nella zona FAO 48, utilizzando il metodo di Eco-Harvesting™, una tecnologia brevettata da Aker BioMarine conformemente agli standard imposti dalla certificazione del Marine Stewardship Council (MSC).
Ringrazio entrambe le aziende ma i post sono stati fatti per informare anche loro che la pesca consentita in Antartide è intrinsecamente insostenibile in quanto la quantità di krill pescata legalmente e seguendo gli standard menzionati è troppo alta e sottrae il cibo ai cuccioli delle specie che abitano quell’ecosistema. Aker Biomarine è un’azienda norvegese e alla Norvegia sono consentite più del 60% delle quote di pesca in Antartide, zona che dovrebbe invece essere elevata ad area marina protetta (MPA).
La credibilità della certificazione MSC è crollata definitivamente dopo la messa in onda del documentario SeaSpiracy (Netflix) e dell’articolo uscito su The Guardian https://www.theguardian.com/environment/2021/jul/26/blue-ticked-off-the-controversy-over-the-msc-fish-ecolabel.
Noi non abbiamo bisogno di nutrirci di krill e queste aziende producono già ottimi integratori a base vegetale e minerale.