Il progetto Micromar favorisce i contatti in ambito educativo, concretizzando il gemellaggio tra l'Istituto Majorana e il Liceo Fermi di Gaeta con una lezione in outdoor presso la Fondazione Caboto con la collaborazione dell’A.I.P.U. e l’uscita in barca nelle acque del golfo di Gaeta.
Il progetto, arrivato alla sua seconda annualità, ha visto la partecipazione di studenti e studentesse all’iniziativa per la protezione del Mar Mediterraneo dall’inquinamento da microfibre e micro plastiche.
La giornata è stata ricca di incontri ed eventi che hanno arricchito le competenze dei nostri studenti.
L'accoglienza è stata curata dall’Architetto Luigi Valerio, presidente dell’A.I.P.U., e dal personale della Fondazione Caboto.
Il Dott. Lino Sorabella, responsabile servizi generali, ha presentato le attività dell’ITS (Istituto Tecnico Superiore, di alta specializzazione post diploma) Academy "Fondazione G. Caboto" illustrando i fabbisogni formativi non solo dello shipping, bensì di tutto il settore economico che si sviluppa intorno al mare. Questo incontro informativo ha rappresentato un’ottima opportunità di didattica orientativa, che ha introdotto gli studenti al mondo lavorativo offrendo il "settore del mare"; esso include il turismo, la pesca, lo sviluppo delle infrastrutture, la logistica all’acquacoltura e tutto il settore navale.
Il prof. Adriano Madonna, biologo marino e ricercatore/docente presso l’Università "Federico II" di Napoli, coadiuvato dalla Dr.ssa Manuela Ruggeri hanno introdotto gli studenti e le studentesse ai problemi della zonazione della costa e agli effetti degli idrodinamismi. I ragazzi hanno potuto osservare con mano le conseguenze dell’attività dell’uomo nelle acque del mare. Questo è stato possibile con report e grafici, forniti agli studenti, che mostravano i livelli di inquinamento da microfibre e micro plastiche.
L’attività che più ha lasciato indelebile il messaggio di questa uscita didattica è stata sicuramente l’escursione in barca per il recupero di campioni di acqua per la loro successiva analisi.
Il lavoro di gruppo è stato il nucleo fondante dell’esperienza.
Non poteva mancare un momento di convivialità, tutti assieme, con la tiella per ricordare i sapori antichi della tradizione e per non dimenticare l’importanza di conoscere e rispettare i luoghi che si visitano.
La giornata vissuta conferma come MicroMar sia un’esperienza che trova la sua massima espressione nell’internazionalizzazione e nella cooperazione.